domenica 5 febbraio 2017

La Sky Doll che non c’è più

copertina Sky Doll 4 - Sudra

Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, Sky Doll 4 - Sudra, Bao Publishing, 2016.
Ed. originale francese: Soleil, 2016.

Dopo dieci anni di attesa, Sky Doll 4 - Sudra è finalmente uscito in Francia e in Italia. La storia in realtà era pronta, almeno in parte, già da tempo: nel 2014 per le edizioni Soleil ne era uscita una versione in bianco e nero, con le sole matite. L’avevo vista durante la mia ultima visita ad Angoulême, ma pensando al ruolo del colore nei capitoli precedenti avevo rimandato l’acquisto; così ha fatto anche l’editore italiano, Bao Publishing, che nell’autunno 2016 ha proposto direttamente la versione definitiva. Dopo averla acquistata, ne ho letto le prime quattro pagine senza capirci niente. Così, felice di avere una scusa per rileggere una bella storia, ho ripreso in mano i primi tre volumi. Poi sono tornata al quarto, e ho capito che Sky Doll non c’è più.


L’ultimo racconto di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa non funziona. Non funzionano le parole e non funzionano i disegni, perché l’equilibrio fra loro è andato perduto. Sky Doll era una saga fantascientifica dalle sfumature sociologiche, in cui i disegni raccontavano gran parte della storia: il loro ruolo, nel quarto volume, viene ricoperto dalle parole. I personaggi di Sudra parlano e parlano, quando non sarebbe necessario e quando sembra addirittura folle farlo (per esempio, quando si corre per salvare un’amica e non ci sarebbe certo il tempo per le chiacchiere).


vignette di Sky Doll 4

Per di più, parlano con parole che non sono personali, ma che appartengono un po’ a tutti quanti: il linguaggio, oltre a essere ridondante, è appiattito, uguale per tutti.

 
vignette di Sky Doll 4
Avete mai sentito un bambino usare la parola “sincope”?
E voi, l’avete mai pronunciata?
 

In realtà, l’appiattimento dei personaggi è generale, e forse è questo il motivo che ha portato a puntare sulla scrittura più che sull’illustrazione. Il disegno di Barbucci si è evoluto negli ultimi dieci anni, alcuni dicono si sia fatto “più adulto”: in effetti è più elegante, grazie anche ai colori sapientemente dosati di Barbara Canepa e Cyrille Bertin, attenti a evitare ogni contrasto eccessivo. Ma l’espressività era una delle chiavi di volta di Sky Doll: in Sudra ci sono vignette in cui tutti indossano la stessa espressione. Anche i tratti somatici si sono normalizzati. Ricordate il grande cranio delle acquariane? Ecco, è destinato a rimanere solo un ricordo. Gli zigomi si sono appiattiti, le acconciature sembrano composte di veri capelli, persino il seno di Noa si è fatto più realistico: viene da chiedersi se una sintobambola come lei possa invecchiare. Le protagoniste femminili sono diventate tutte un po’ più simili, e la copertina, che ritrae un mix fra Noa, Cleopatra e Agape, ne è l’estrema sintesi. Anche Roy e Jahu hanno un aspetto più “consueto”: il secondo in particolare, dopo aver rimosso la perlina dal pizzetto, in una vignetta perde anche il piercing al sopracciglio.

vignette di Sky Doll 4
Ma forse sono un po’ troppo dura? Ma no, ci sono diverse conferme.

E poi si corre. Su Sudra tutto avviene a velocità sostenuta. La trama, che continua sulla linea dei precedenti volumi e prevede diversi colpi di scena, li schiera così rapidamente che il lettore non se ne stupisce neanche un po’. Niente paura, la lettura rallenta grazie agli enormi ballon, riempiti con un font mignon per fare spazio alle numerose parole. Infine, si parte per una nuova avventura, un po’ annoiati e un po’ chiedendosi se ne valga davvero la pena.

tavola di Sky Doll 1
Sky Doll 1: quando non servivano tante parole.

Nessun commento:

Posta un commento